
INDAGINE | Collaborazioni tra imprese dell’economia sociale e imprese tradizionali
1 Dicembre 2017
L’impatto delle cooperative sociali di inserimento lavorativo in Emilia-Romagna
12 Dicembre 2017Fon.Coop, il Fondo Interprofessionale delle imprese cooperative e dell’economia sociale, ha recentemente pubblicato, nell’ambito della programmazione del Fondo di Rotazione dedicato alle PMI e microimprese, un Avviso di nuova concezione. L’Avviso 40 SFO – Strategie Formative per l’Occupazione “ribalta” la logica tradizionale dei bandi utilizzati per ottenere finanziamenti per la formazione continua in Italia: richiede infatti alle cooperative prima di progettare e realizzare l’analisi e la ricerca dei fabbisogni di competitività e crescita in stretta relazione con quelli professionali dei lavoratori e solo dopo, in base ai risultati ottenuti, avviare la formazione. In questo modo è possibile conoscere in modo puntuale le attività da avviare.
Andrea Fora, nella doppia veste di cooperatore e di Presidente di Fon.Coop racconta come è nato l’Avviso.
“Come cooperatori abbiamo la responsabilità di fare cose nuove non per spirito agonistico ma perché fare innovazione è indice della capacità di rispondere alle esigenze cogenti della globalizzazione e del continuo progresso tecnologico. Due fattori che per noi non sono mai ‘inseguiti’ per spirito di sopravvivenza ma ‘utilizzati’ al solo fine di offrire benessere alle persone. Come Fondo Interprofessionale della cooperazione poi abbiamo l’obbligo, in quanto soggetti della rete nata con il Jobs Act dedicata alle politiche attive del lavoro, di interpretare la nostra mission in un senso più ampio, dove la formazione possa giocare un ruolo centrale. La formazione come ‘lievito’ della competitività e ‘mastice’ tra imprese e lavoratori – e che nella cooperazione è qualcosa in più: è un’attività espressione di comunità d’intenti per un fine di bene comune”.
L’Avviso 40 stanzia 4,2 milioni di euro e propone una modalità di presentazione distinta in due fasi.
La prima fase prevede solo l’analisi dell’impresa e delle competenze dei lavoratori ed è propedeutica alla seconda fase, che consiste nella progettazione di dettaglio delle attività formative in base ai risultati ed alle indicazioni emersi. Fon.Coop quindi valuta ed assegna un finanziamento solo sulla base della progettazione della prima fase, a fronte di una richiesta di finanziamento che include la realizzazione della formazione – almeno il 50% del totale della richiesta. Insomma: chi ‘vince’ la prima fase vince anche la seconda.
“Possono partecipare all’Avviso cooperative che stanno avviando programmi di sviluppo, di crescita sul mercato, ma anche che abbiano in corso programmi di riconversione, di ristrutturazione aziendale, di riorganizzazione produttiva”, spiega Andrea Fora. “I dieci anni di crisi che abbiamo attraversato ci hanno insegnato che è necessario per tutti rivedere processi produttivi e cambiare il modo di lavorare. Per questo oggi non ha più senso parlare di ‘imprese in crisi’ e ‘imprese innovative’, ma di imprese in trasformazione. E l’Avviso si rivolge a queste imprese, che però hanno fabbisogni non pianamente identificati e che hanno l’esigenza di avere il tempo giusto per una fase di analisi e progettare poi una formazione coerente. Hanno bisogno di costruire una bussola per orientarsi più che gestire sequenze apriori di attività non formative e formative. I vincoli della nostra mission di Fondo, che è finanziare la formazione delle imprese aderenti, non ci consentono di fare Avvisi incentrati esclusivamente sulla realizzazione di piani di fattibilità. Per questo l’Avviso ha due fasi distinte, da avviare in tempi diversi e che attribuisca il contributo sulla base di una valutazione incentrata sulla progettazione di analisi. Abbiamo identificato nuovi indicatori che consentiranno di valutare le metodologie di ricerca adottate, la coerenza degli obiettivi prefissati con il posizionamento, la storia, i punti di forza e di debolezza dell’impresa”.
Andrea Fora fa notare inoltre che le imprese rafforzeranno la propria competitività in piena consonanza con i lavoratori e soci i quali, dopo l’analisi delle rispettive capacità, professionalità e potenzialità, possono esercitare un pieno diritto (individuale) alla formazione.
“Da cooperatore sottolineo che questa convergenza d’interessi e di finalità è nel DNA delle imprese cooperative e delle organizzazioni no profit, che per vocazione agiscono sul mercato perseguendo prioritariamente il bene comune. Non è un caso” conclude Fora, “che proprio da Fon.Coop, il Fondo del movimento cooperativo, provenga la prima proposta che anticipa sperimentalmente le linee e politiche nazionali del Ministero e dell’Anpal sulle politiche del lavoro. La nostra esperienza e la natura delle nostre associate ci stimolano a fare cose nuove ed a guardare lontano”.
I nuovi Avvisi Fon.Coop per le PMI cooperative
38 Standard – 5,5 milioni di euro. Finanzia esclusivamente attività formative su specifici fabbisogni già individuati. Un’impresa può chiedere fino a 40.000€.
39 Smart – 2 milioni di euro. L’Avviso, a sportello mensile, finanzia una formazione ‘veloce’, da realizzare in quattro mesi. Non è prevista valutazione formale. Un’impresa può chiedere fino a 2.500€.
40 Strategie Formative per l’Occupazione– 4,1 milioni di euro. I piani finanziano attività non formative e formative progettate in due fasi distinte ma strettamente integrate FASE 1: ricerca e analisi del fabbisogno (durata: 3 mesi), FASE 2: formazione (durata: 12 mesi). Può essere richiesto, per ciascun piano, un minimo di 40.000€ ed un massimo di 80.000€.